Chi: Seconda graphic novel del fumettista Craig Thompson, suo più grande successo, capolavoro riconosciuto in patria e a livello internazionale che ha lanciato l’autore nell’olimpo dei più grandi. Il suo ultimo lavoro, Habibi, è uscito nel 2011.
Cosa: Autobiografia che racconta infanzia e adolescenza dello stesso autore, dall’educazione cattolica e oppressiva dei genitori, al rapporto con il fratello minore, sino ad arrivare al primo amore e alla maturazione definitiva verso l’età adulta. Lo stile è quello del classico romanzo di formazione, gli eventi sono raccontati in prima persona e i pensieri più intimi esplicitati grazie al sapiente uso della matita e delle immagini. Nucleo centrale della narrazione è la storia di Craig e Raina, un amore adolescenziale ricco di sfumature, tormentato e travolgente. Sono queste le parti più toccanti e meglio riuscite del romanzo, in cui si esplicita la vera natura del protagonista, la sua intimità più nascosta, i suoi dubbi, i rimorsi. L’autore si presenta nudo e crudo agli occhi del lettore e non si tira indietro nel narrare tutto sé stesso, tutto il suo punto di vista. Una storia personale ma con cui è facile immedesimarsi e ritrovare parti del proprio vissuto. Blankets vive di immagini e simboli che sono metafore vere e profonde. A predominare su tutto sono l’inverno e la neve, che tutto circondano e tutto ammantano, in un ricorrente gioco di silenzi e momenti profondi e mai banali. La coperta del titolo è fulcro centrale della narrazione e immagine ricorrente e sempre presente in infinite e numerose declinazioni. Stilisticamente un lavoro bello e particolare, tutto giocato su bianchi e neri vari e multiformi, con tavole ricche di elementi e particolareggiate. A non convincere è l’edizione Rizzoli Lizard, con un formato che non si adatta granché bene alla grandezza stessa delle tavole.
Quindi: Romanzo grafico di formazione dallo stile originale e molto ben disegnato. Racconto emozionante e dolce, tormentato e poetico: non solo una storia d’amore, ma la storia di un bambino che si fa ragazzo e poi uomo, in un processo di maturazione coinvolgente e ben orchestrato.
Più: Bellezza delle tavole e della storia; capacità incredibile di emozionare
Meno: L’edizione di Rizzoli non è delle migliori
Voto: 8